MATERIALI PER IL RESTAURO
Anno accademico 2020/2021 - 2° anno - Curriculum Industria, Ambiente e Beni CulturaliCrediti: 6
SSD: CHIM/03 - CHIMICA GENERALE E INORGANICA
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 108 di studio individuale, 42 di lezione frontale
Semestre: 1°
Obiettivi formativi
L'obiettivo è quello di fornire un’ adeguata conoscenza delle principali forme di deterioramento, sia fisico che chimico, dei materiali costitutivi delle opere di interesse storico-artistico. Vengono illustrati i materiali e le tecniche per la conservazione, e i criteri scientifici per la selezione e valutazione degli interventi.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Lezioni frontali . Qualora, per cause dovute allo svilupparsi della pandemia, l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus
Prerequisiti richiesti
Conoscenza dei materiali usati nei manufatti storico-artistici. ( Vedi Syllabus Archaeomaterial Chemistry).
Frequenza lezioni
Frequenza obbligatoria
Contenuti del corso
Introduzione ai materiali per il restauro: problematiche archeometriche ed il progetto diagnostico. Il ruolo del Chimico nella progettazione di un intervento di restauro. Carte del restauro.
Il degrado dei materiali. Invecchiamento dei materiali organici ed inorganici: il ruolo della temperatura e della luce, simulazione delle condizioni di invecchiamento. Il ruolo dell’acqua e dei sali solubili: il caso Venezia. Particolato atmosferico e condizioni di rugiada: le croste nere. Gelo e gelività dei materiali. Il degrado dei metalli: acciai, bronzi e leghe di piombo. Il degrado indoor: le problematiche museali e degli archivi.
Le tecniche di pulitura. Solventi e meccanismi di solubilizzazione. Solubilizzazione di solidi salini, solubilità di un sale, solventi reattivi e resine a scambio ionico; agenti complessanti, effetto di chelazione, accortezze d’uso di sistemi complessanti su sistemi compositi e su strati pittorici. La pulitura di patine e croste organiche: Le forze deboli, polarità, forze di London e legame a idrogeno, diagramma ternario dei solventi. Proprietà fisiche dei solventi: tensione di vapore, punto di ebollizione e ritenzione, infiammabilità. Tossicità dei solventi e loro smaltimento. Tecniche innovative di pulitura: pulitura con enzimi, con gel e mediante ablazione laser.
La porosità dei materiali: definizioni di porosità. Tipologie di pori. Determinazione della porosità. Porosimetria e porosimetri. Significato diagnostico della porosità e della porosimetria.
Consolidanti e stucchi. Proprietà dei consolidanti; impregnazione; consolidanti organici ed inorganici e relative problematiche. Nanocalci, sintesi e proprietà. Gli stucchi: proprietà meccaniche, porosità, reversibilità e proprietà adesive; tempo di indurimento; problematiche di ritiro; tipi di stucchi.
Vernici, adesivi e protettivi; funzione delle vernici; degrado delle vernici: ingiallimento e craquelures. Resine naturali e resine sintetiche, cere. Gli adesivi e i meccanismi di adesione; classi di adesivi. I protettivi antiossidanti dei metalli: i casi del bronzo e delle leghe ferrose. Gli idrofobizzanti e gli olefobizzanti,misura dell'angolo di contatto all'interfaccia liquido-solido, effetto loto e sistemi self assembled su pietra, vetro e cellulosa.
Testi di riferimento
-Mauro Matteini e Arcangelo Moles, La Chimica del Restauro. Nardini Editore (1989).
-G. Torraca, “Solubility and solvents for conservation problems”, ICCROM,Roma, 1990
-C.V. Horie, “Materials for Conservation”, Butterworth-Heinemann, Oxford, 1987
-Enrico Pedemonte, Gabriella Fornari, Chimica e restauro. La scienza dei materiali per l'architettura, Marsilio 2003.
- C. Altavilla and E.Ciliberto, Inorganic Nanoparticles: Synthesis, Applications, and Perspectives (Nanomaterials and their Applications), CRC Press 2017.
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | Introduzione ai materiali per il restauro: problematiche archeometriche ed il progetto diagnostico. Il ruolo del Chimico nella progettazione di un intervento di restauro. Carte del restauro. | -Mauro Matteini e Arcangelo Moles, La Chimica del Restauro. Nardini Editore (1989). Appunti di lezione |
2 | Il degrado dei materiali. Invecchiamento dei materiali organici ed inorganici: il ruolo della temperatura e della luce, simulazione delle condizioni di invecchiamento. Il ruolo dell’acqua e dei sali solubili: il caso Venezia. Particolato atmosferico e condizioni di rugiada: le croste nere. Gelo e gelività dei materiali. Il degrado dei metalli: acciai, bronzi e leghe di piombo. Il degrado indoor: le problematiche museali e degli archivi. | -Enrico Pedemonte, Gabriella Fornari, Chimica e restauro. La scienza dei materiali per l'architettura, Marsilio 2003. |
3 | Le tecniche di pulitura. Solventi e meccanismi di solubilizzazione. Solubilizzazione di solidi salini, solubilità di un sale, solventi reattivi e resine a scambio ionico; agenti complessanti, effetto di chelazione, accortezze d’uso di sistemi complessanti su sistemi compositi e su strati pittorici. La pulitura di patine e croste organiche: Le forze deboli, polarità, forze di London e legame a idrogeno, diagramma ternario dei solventi. Proprietà fisiche dei solventi: tensione di vapore, punto di ebollizione | Mauro Matteini e Arcangelo Moles, La Chimica del Restauro. Nardini Editore (1989).G. Torraca, “Solubility and solvents for conservation problems”, ICCROM,Roma, 1990 |
4 | Consolidanti e stucchi. Proprietà dei consolidanti; impregnazione; consolidanti organici ed inorganici e relative problematiche. Nanocalci, sintesi e proprietà. Gli stucchi: proprietà meccaniche, porosità, reversibilità e proprietà adesive; tempo di indurimento; problematiche di ritiro; tipi di stucchi. Vernici, adesivi e protettivi; funzione delle vernici; degrado delle vernici: ingiallimento e craquelures. Resine naturali e resine sintetiche, cere. Gli adesivi e i meccanismi di adesione; | Mauro Matteini e Arcangelo Moles, La Chimica del Restauro. Nardini Editore (1989). |
5 | I protettivi antiossidanti dei metalli: i casi del bronzo e delle leghe ferrose. Gli idrofobizzanti e gli olefobizzanti,misura dell'angolo di contatto all'interfaccia liquido-solido, effetto loto e sistemi self assembled su pietra, vetro e cellulosa. | appunti di lezione |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame orale, La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Le domande verteranno sul programma svolto. Il candidato dovrà dimostrare di conoscere l'impatto che una particolare formulazione può avere su una delle classi di materiali descritti a lezione.