Annalinda CONTINO

Professore associato di CHIMICA ANALITICA [CHIM/01]

Annalinda Contino si è laureata in Chimica nel 1986 con 110/100 e lode e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze Chimiche nel 1992 presso l’Università degli Studi di Catania. Nel 1996 ha vinto il concorso per un posto di ricercatore in Chimica Analitica (Settore Scientifico Disciplinare CHIM/01) e dal 2001 è Professore Associato di Chimica Analitica presso il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Catania.

Ha svolto con continuità attività didattica nel suo Settore Scientifico Disciplinare, tenendo diversi insegnamenti all'interno del Corso di Laurea in Chimica e in Chimica Industriale e per i Corsi di Laurea in Scienze Ambientali e in Scienze Ecologiche ed Educazione Ambientale. Dall’anno accademico 2010-2011 è titolare del corso di Chimica Analitica I e Laboratorio per il Corso di Laurea in Chimica Industriale. Dall'anno accademico 2020-2021 tiene anche l'insegnamento di Nanosistemi per applicazioni analitiche per l’ambiente e l’industria per il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche, Curriculum: Industria, Ambiente e Beni Culturali.

Aggiornato Settembre 2024

 

Ultimo aggiornamento: 09/09/2024

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Anno accademico 2021/2022


Anno accademico 2020/2021


Anno accademico 2019/2020


Anno accademico 2018/2019


Anno accademico 2017/2018


Anno accademico 2016/2017


Anno accademico 2015/2016

Annalinda Contino ha svolto con continuità attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Catania, avvalendosi anche di prestigiose collaborazioni nazionali ed internazionali.

È autrice di oltre 60 pubblicazioni scientifiche su riviste ISI, nonché di tre capitoli su libri di interesse didattico. Ha condotto vaste ed approfondite ricerche in molti campi della Chimica Analitica, occupandosi principalmente di equilibri in soluzione e di tecniche di separazione.

Nella sua attività di ricerca rivolta allo studio della complessoformazione fra diversi ioni metallici e biomolecole, quali dinucleotidi, DNA, porfirine, amminoacidi e calixareni opportunamente funzionalizzati si è avvalsa di un approccio combinato spettroscopico e termodinamico, che ha consentito l’individuazione delle specie principali presenti in soluzione e, in molti casi, dei siti dei leganti coinvolti nella coordinazione dei cationi metallici e delle forze guida coinvolte nelle interazioni host-guest.

Sfruttando tali competenze, ha messo a punto un metodo per la progettazione, la sintesi e la caratterizzazione di nuovi recettori per metodi di separazione a sempre maggiore efficienza nell’ambito della Molecular Recognition Technology. Questi studi hanno inoltre consentito l’ottenimento di diversi recettori altamente selettivi per il riconoscimento di cationi di metallici ad elevato impatto ambientale e la realizzazione di una fase stazionaria estremamente efficiente da impiegare in cromatografia.

Dal 2008 si occupa della separazione chirale di analiti di origine biologica con tecniche di elettromigrazione e in particolare mediante la Ligand Exchange Capillary Electrophoresis (LECE). L’ifenazione di questa tecnica con la spettrometria di massa, ha consentito di realizzare una strumentazione altamente innovativa in grado di effettuare separazioni chirali di amminoacidi non modificati con elevate risoluzioni. La consolidata esperienza nel campo degli equilibri in soluzione ha permesso di utilizzare un approccio analitico di alto rigore metodologico nella progettazione degli esperimenti, e di ottenere una comprensione profonda dei fenomeni coinvolti nei meccanismi di discriminazione chirale a livello molecolare in LECE, rendendo possibile l’ottimizzazione delle separazioni.

Le competenze acquisite nell’ambito degli Equilibri in Soluzione hanno consentito un nuovo approccio per la Progettazione, la Sintesi e l’utilizzo in ambito analitico di Nanoparticelle di metalli nobili, nonché per lo studio di porfirine ancorate su supporti solidi. Recentemente si è occupata anche di differenti sistemi nanometrici, quali nanoparticelle ceramiche e nanoclusters di oro da impiegare in ambito biomedico.

Aggiornato Settembre 2024